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DECRETO SALVA CASA: FACCIAMO CHIAREZZA.

Negli ultimi giorni si è parlato tanto del nuovo decreto salva casa, molti lo hanno interpretato come una nuova sanatoria, ma è proprio così?

La risposta è NO!

Il nuovo Decreto Legge 29 maggio 2024, n. 69 recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica” (Decreto Salva Casa) non è un nuovo condono edilizio né permette di sanare abusi edilizi ovvero interventi eseguiti in mancanza delle dovute autorizzazioni, piuttosto è una nuova interpretazione delle tolleranze costruttive-esecutive.
In termini più semplici quelle che erano considerate difformità rispetto al progetto esecutivo, magari legate a esigenze attuative, con il nuovo decreto rientrano nella tolleranza costruttiva benché attestate da un tecnico abilitate e entro certi limiti ben definiti.

Il nuovo decreto, infatti, interviene sul concetto stesso di abuso edilizio, modificando l’art. 34-bis del Testo Unico Edilizia il legislatore ha deciso di ampliare le tolleranze costruttive-esecutive, all’interno delle quali non si viola alcuna normativa edilizia.

Viene fissato un termine del 24 maggio 2024 entro cui le opere ogetto del nuovo "condono" devono essere state eseguite (non è molto chiaro come attestare questo termine) e dei limiti ben precisi entro cui le difformità possono interndersi tollerate (i limiti cambiano in funzione della superficie dell'immobile).
Rientrando in questi limiti tali difformità non dovranno essere sanate e dovranno essere dichiarate dal tecnico abilitato, ai fini dell'attestazione dello stato legittimo degli immobili, nella modulistica relativa a nuove istanze, comunicazioni e segnalazioni edilizie ovvero con apposita dichiarazione asseverata allegata agli atti aventi per oggetto trasferimento o costituzione, ovvero scioglimento della comunione, di diritti reali.

Indubbiamente, essendo un decreto approvato da pochissimi giorni, c'è ancora qualche dubbio sull'operatività, ma questa nuova manovra dovrebbe permettere di snellire tante procedure tecniche volte a regolarizzare piccole difformità che a volte sono risultate ostative nelle compravendite.

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